venerdì, 11 Ottobre 2024
Trending
In evidenzaNewsSalute

Morbillo, nel 2024 già oltre 700 casi. E nel 33% almeno una complicanza

Nel 2023 la copertura vaccinale è aumentata raggiungendo il 94,4% ma nelle corti successive il tasso di copertura è calato. Tra le complicanze del morbillo anche 91 casi di polmonite e un caso di encefalite



Il Morbillo continua a preoccupare la autorità sanitarie del nostro Paese. Anche il Dossier Vaccini dell’Aifa testimonia che i casi sono in rapido aumento: in Italia nel 2023 sono stati registrati 43 casi di morbillo, ma nel 2024 sono già 717 nei primi sei mesi. 

Secondo quanto emerge dal Dossier, il 32,8% dei casi ha sviluppato almeno una complicanza tra cui sono stati registrati anche 91 casi di polmonite e un caso di encefalite. 

Nel nostro Paese nel 2022 la copertura vaccinale per il morbillo si è attestata al 92% della popolazione per la prima dose e all’86% per la seconda, in calo rispettivamente dell’1% e del 3% rispetto al 2018. 

Tuttavia, i dati al 20 giugno 2023, riportano una copertura del 94,40 % nei bambini sotto i 24 mesi, molto vicina al 95% (nel 2014 era all’87,2%), indicata come soglia di sicurezza per raggiungere la cosiddetta “immunità di gregge” che non consente più al virus di circolare. 

Calo di vaccinazioni nelle corti successive

Ma nelle corti successive si rilevano tassi di copertura più bassi e questo spiega il perché della ripresa dei contagi. Riguardo i sospetti eventi avversi sul totale delle 1.193 segnalazioni registrate per i vaccini contro morbillo, varicella, parotite e rosolia (MPRV), con un tasso di segnalazione pari a 114,8 per 100mila dosi somministrate. 

Il 14,5% delle segnalazioni (169) ha riguardato eventi gravi e l’85,5% non gravi (994). È stato registrato un caso grave con esito fatale di un paziente di 2 anni, affetto da anemia microcitica con storia familiare di miocardiopatia che, dopo 14 giorni dalla somministrazione del vaccino MPRV, ha manifestato vomito, diarrea, sopore, acidosi ed ipoglicemia severa. Come riportato anche nella relazione medico-legale, il decesso non è correlato alla vaccinazione ma alla condizione patologica già esistente prima della vaccinazione stessa (polmonite diffusa bilaterale con insufficienza multiorgano terminale in soggetto affetto da cardiomiopatia ipertrofica ed alterazioni vascolari riferibili a sindrome di Marfan).

Rimani aggiornato su www.vocesanità.it

Newsletter
Iscriviti alla nostra newsletter

Vorresti pubblicare degli articoli e  lavorare con noi? iscriviti qui, ti ricontatteremo per ulteriori info.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *